venerdì 1 febbraio 2013

Kawasaki ZX 7R (1996)

Ecco una delle moto più famose di casa Akashi. Un modello le cui unità, almeno in Italia, si contano davvero in pochi esemplari, la Ninja che per 4 anni entusiasmò tanti tifosi e avvicinò parecchi appassionati alle gare delle derivate di serie. Una Superbike con tutte le carte in regole, con un gran motore ed una tenuta invidiabile. La Kawasaki ZX 7R.

E' una moto che trasmette emozioni, che regala brividi e adrenalina. Si lascia guidare molto facilmente, anche se per spingerla al limite occorre avere un gran manico. Il motore è il mitico 4 cilindri in linea, 4 tempi, 16 valvole DOCH di 748,3 cc alimentato ancora una volta da una serie di Carburatori (4), che la spinge a quota 126 cv (90,00 Kw) a 11.800 giri/minuto. Il raffreddamento è a liquido mentre il cambio è un 6 marce con finale a catena. L'impianto frenante, benché siano passati molti anni dalla sua messa in produzione, è ancora all'avanguardia, con il doppio disco anteriore di 320 mm lavorati da pinze Tokico a 6 pistoncini le quali riescono ad esprimere un potenziale frenante di prim'ordine. Al posteriore invece troviamo un disco singolo da 230 mm che serve solo a stabilizzare le frenate.

Le generose dimensioni della ZX 7R sono: lunghezza 2.190 mm, larghezza 720 mm, passo di 1.435 mm il tutto per un peso che si aggira attorno ai 203 kg. Le coperture sono: 120/70 ZR 17 all'anteriore e 190/50 ZR 17 al posteriore. La capacità carburante è di 18 litri, utilissimo il rubinetto per l'inserimento della riserva che prevede altri 3 litri di autonomia. Il consumo medio è di 16,2 Km/lt.

Ma ora parliamo delle prestazioni. La velocità massima è di 268,2 km/h e l'accelerazione sul quarto di miglio con partenza da fermo è di 10.7 secondi, un dato assolutamente eccezionale considerando la mole della moto. La commercializzazione di questa Ninja è datata 15 Febbraio 1996 e fu prodotta sino al 2000, anche se su ordinazione la Kawasaki la produsse sino al 2003 con una livrea completamente rinnovata. Nello specifico esistono due versioni di questa moto: la ZX-7R e la ZX-7RR quest'ultima è la versione estrema (Racing). Le differenze, anche se ad una prima occhiata sembrano identiche (codone a parte), sono innumerevoli, a partire dal Model Code ZX750P (Kawasaki ZX-7R) e ZX750N (Kawasaki ZX-7RR).


ZX-7RR
Model Code - ZX750N
Rpm Max - 12.000 giri/minuto
Pinze freno ant/post - 6 pistoncini contrapposti (Nissin)
Sospensione ant - Telescopica rovesciata Ø 43 mm (Showa)
Sospensione post - Forcellone Uni-Track (Showa)
Tipo di Batteria - 12V/8Ah YTX-9BS (Yuasa)
Diametro carburatori - FVKD Ø 41 mm (Keihin)
Angolo di sterzata - 28° sinistra e destra
Peso - 200 Kg
Passo - 1.420 mm
Portata omologabile - 1 persona


ZX-7R

Model Code - ZX750P
Rpm Max - 11.800 giri/minuto
Pinze freno - ant 6 pist, post 2 pistoncini contrapposti (Tokico)
Sospensione ant - Telescopica rovesciata Ø 43 mm (Kayaba)
Sospensione post - Forcellone Uni-Track (Kayaba)
Tipo di Batteria - 12V/8Ah YTX-12BS (Yuasa)
Diametro carburatori - CVKD Ø 38 mm (Keihin)
Angolo di sterzata - 26° sinistra e destra
Peso - 203 Kg
Passo - 1.435 mm
Portata omologabile - 2 persona




L'aggressività di certo non le manca, solo a guardarla a confronto con le attuali Supersportive incute una certa sudditanza psicologica, lo stesso effetto che suscita la Yamaha R7. Il frontale con quei suoi occhioni all'insù stile Manga giapponese, sembra essere uscito direttamente da un cartone animato.  E' una moto fantastica caricata molto sul davanti che come un compasso legge perfettamente qualsiasi traiettoria.

Chi scrive questo articolo probabilmente sarà un po di parte, in quanto sono il fortunato possessore di una ZX-7RR, ma ad essere obbiettivi e sopratutto dati alla mano non si può non inserire questa moto nell'Olimpo delle due ruote di sempre.

ZX-7R Color Version Green/Violet 1996

Nel corso degli anni la Kawasaki ZX-7R si è rifatta il trucco estetico molte volte, le particolarità hanno interessato oltre alla carenatura anche il colore del telaio, che negli anni è passato dal grigio classico ad un nero più aggressivo.

ZX-7R Color Version Green Ninja 1998
La prima colorazione che venne prodotta uscì col codone di colore viola, così come i cerchi, mentre il resto era prettamente verde Kawasaki. Bellissima la tabella di colore bianco su entrambi i lati della coda dove primeggia la scritta ZX-7R. Sul serbatoio la scritta Ninja di colore Bianco con bordi viola e rosa.

ZX-7R Version Color Green 1999
Nel 1998 entra in produzione la nuova livrea, ovvero: cerchi in lega di colore nero e moto completamente verde, ad eccetto della tabella (sempre di colore bianco) sul codone ed una scritta Ninja di dimensioni generose, posta al centro delle carenature. Stavolta sul serbatoio scompare la scritta Ninja a favore di uno Kawasaki di colore nero. Personalmente la ritengo una delle più belle colorazioni della ZX-7R, anche se in alcune versioni i cerchi erano di colore bianco, decisamente più appariscenti.

ZX-7R Color Version Green/Black 2000
Un'altra delle colorazioni più belle (parere non solo personale) è quella del 1999. Da quest'anno in poi i designer Kawasaki danno l'addio al telaio di colore grigio, sostituendolo con un nero decisamente più aggressivo. Ritorna la scritta Ninja sul serbatoio, stavolta di dimensioni più piccole, e l'uso dei colori bianco e nero sulle carene in un sorta di gioco in movimento con al centro, ben visibile, la scritta Kawasaki di colore bianco sullo sfondo verde. Sempre presente la particolarità della ZX-7R sul codone, ovvero la tabella di colore bianco, stavolta senza scritta al centro. I cerchi in lega sono ancora una volta di colore nero.

ZX-7R Color Version Yellow 2001
Nel 2000 viene mantenuto il telaio di colore nero, cosi come i cerchi in lega, mentre la livrea delle carenature, codone compreso, cambia radicalmente. Stavolta troviamo una freccia di colore nero con bordi bianchi che parte dal codone fino alle carenature abbracciando anche la parte sottostante del serbatoio. Lo sfondo è di colore verde Kawasaki mentre appare per la prima volta una scacchiera di colore bianco/nero nella parte inferiore delle carenature. La tabella di colore bianco sul codone si ridimensiona leggermente ospitando la piccola scritta Ninja di colore nero. In bella vista al centro delle carenature la scritta ZX-7R nera con bordi bianchi.

ZX-7R Color Version Silver/Black 2002
Nel 2001 si sperimenta, senza troppa fortuna direi, l'uso del colore giallo al posto del verde Kawasaki. Molto bella è la livrea delle carenature, riprendendo un po lo stile già visto nel modello 1999, ma stavolta con giochi di movimento (bianco/neri) più arcuati e avvolgenti. I cerchi in lega rimangono di colore nero, cosi come il telaio. Da notare il cambio di colore della tabella posta sul codone che dal bianco passa al nero. Di questa livrea venne prodotta anche la versione verde, decisamente più Kawasaki. Personalmente non ho mai visto di persona la livrea Yellow, l'impressione è che non abbia avuto un impatto positivo tra gli appassionati Kawasakisti.

ZX-7R Color Version Deep Orange 2003
Nel 2002 si riprende la versione a scacchiera dell'anno 2000, riproponendola con un grigio argento per quanto riguarda lo sfondo delle carenature. Il codone si riempie di nero e appare per la prima volta una delimitazione della tabella di colore giallo, la freccia che si propaga verso le carenature è sempre di colore nero (come nella versione 2000) ma stavolta i bordi di quest'ultima passano dal bianco al giallo. Sempre ben visibile al centro delle carene la scritta ZX-7R di colore nero con bordi gialli. Telaio e cerchi in lega sempre di colore nero.
ZX-7R Color Version Green 2003

Nel 2003, come già descritto in precedenza la ZX-7R viene prodotta solo su ordinazione, in quanto sono presenti sul mercato modelli decisamente più innovativi, peccato solo si sia abbandonata la mitica cilindrata 750 cc a favore delle 600. Questa serie viene prodotta con un colore unico per ciò che riguarda carenature, codone e parafango anteriore, compreso il serbatoio. Nella foto è rappresentato il modello Orange, ma di questa versione possiamo contare anche il nero ed il rosso deep. Le uniche scritte che troviamo sono: Ninja sul codone subito sotto la sella del passeggero, ZX-7R in fondo alle carenature e Kawasaki lungo i lati del serbatoio, tutte di colore nero, logicamente nella versione nera queste sono di colore bianco.

Una delle ultime versioni che si ricordano della ZX-7R è quella del suo ultimo anno di produzione, il 2003. Un verde completo avvolge la moto, tagliata nella parte alta (tra cupolino e carena) da una freccia bicolore bianco/nera che si perde lungo i lati del serbatoio. La tabella sul codone è appena accennata da una seconda freccia più piccolina di colore nero che parte dalla sella del guidatore perdendosi sotto le grandi maniglie per il passeggero. Cerchi in lega e telaio sempre di colore nero. Rimangono, come nella versione Deep Color, le scritte principali della moto: Ninja sul codone, Kawasaki sul serbatoio e ZX-7R al centro delle carene.

La fotografia in alto è una versione personalizzata
della ZX-7R, con modifiche che riguardano lo scarico
l'impianto frenante anteriore e l'ausilio di pedane
arretrate.
Un'altra particolarità di questa moto è la livrea del cupolino nella vista frontale. Infatti una sorta di tabella porta numero, in chiaro stile Racing, avvolge completamente i fari anteriore, lasciando il verde ai lati del cupolino stesso, dove sono affogate le bocche di aspirazione dell'Airbox. Questa soluzione è presente su tutti i modelli ZX-7R sia di colore bianco (per la maggior parte delle livree) sia di colore nero, sparisce totalmente invece nelle versioni Deep Color.

In conclusione possiamo facilmente affermare che questa moto, benché abbia i suoi anni, regala ancora fortissime emozioni. Certo non potrà competere con le 1000 attuali, ma è indubbiamente una moto che si lascia guidare, specialmente in pista, dove, con le gomme giuste, riesce a stupire regalando al pilota angoli di piega impensabili. E' la giusta erede della ZXR 750, con una estetica che rispecchia la sua chiara origine corsaiola ed un suo motore la cui affidabilità è totale. Akira Yanagawa, pilota simbolo Kawasaki, la portò al limite per ben 4 anni nel mondiale SBK. I suoi duelli e le sue gesta sono ancora impressi nella mente di ogni appassionato Kawasakista. 


In definitiva, avendo la fortuna di possederne una, vi consiglio di provare a vedere cosa succede dai 9.000 giri/minuto in sù...


Fine
a cura di Giovanni Yoyo Iodice

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